Si è danzatori perché si ha problemi con la parola.
È mio desiderio aprire le porte dello studio e coinvolgere chi vorrà partecipare al mio personale percorso di ricerca. Lo scopo dei miei laboratori è condividere pratiche sul corpo che hanno un impatto positiva nell’esperienza dei partecipanti, e anche entrare nei meccanismi di corpi non conformi, o che hanno subito o stanno subendo trasformazioni.
Le assonanze tra i performer diventeranno così il cardine di collegamento tra relazioni empatiche che aiuteranno i partecipanti a comprendere la fragile condizione umana che ci unisce.