Energie sottili e invisibili guidano tre corpi sulla scena, incarnano le diverse sembianze di un amore che, nel segno del femminile, genera la propria traccia. Presenze e frammentazioni anatomiche che si nutrono di relazioni tra corpi e oggetti, da cui eros|amore strabocca e prende forma. Dominate e legate nel segno del rosso – come colore dell’amore e della passione, ma anche della violenza, del pericolo e del sangue – generano immagini visionarie che si sgretolano in dinamiche sensuali e di desiderio. Linee e forme geometriche si mescolano, rivelano immagini allucinogene al limite del sogno, capaci di creare mostri o figure sacre, somiglianze, vettori d’urgenza o canali di forza e materia.

I paradisi artificiali sono segni, incisi e tatuati nello spazio, specchi tangibili di un eros nascosto, protesi di un amore che non è in grado di darsi ma che alla fine inevitabilmente ci sovrasta.

LOVE|Paradisi Artificiali

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